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L'iniziativa

Comunità Energetiche Rinnovabili, anche i Comuni si muovono: una cinquantina interessati, c’è anche Bergamo

Tante sono le manifestazioni di interesse pervenute a Ceress, società di via Serassi che si occupa di consulenza per lo sviluppo e la gestione operativa delle Comunità: "Per la città stiamo lavorando insieme a due partner di primo livello: l’Università di Bergamo ed Enea"

Bergamo. “Il Comune di Bergamo ci ha incaricati di realizzare lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (Cer)”. Un soggetto giuridico di diritto privato, cioè, che permette a cittadini, imprese e coop, ma anche enti, amministrazioni e scuole di unirsi per autoprodurre e condividere energia generata da impianti a fonti rinnovabili.

L’annuncio è stato dato da Gianluigi Piccinini, direttore di Ceress – società del gruppo di via Serassi, che si occupa di consulenza per lo sviluppo e la gestione operativa delle Cer – durante il recente incontro ‘Come ridurre le bollette e…aiutare l’ambiente’, organizzato da Federmanager Bergamo.

“Al progetto – ha aggiunto l’imprenditore, che è anche presidente di Ressolar – stiamo lavorando insieme a due partner di primo livello: l’Università di Bergamo ed Enea, che da qualche mese ha aperto due nuovi laboratori al Kilometro Rosso. Salvo intoppi, entro primavera 2023 dovremmo concludere la nostra parte di lavoro”.

Il Comune di Bergamo non è però l’unica Amministrazione locale ad essersi mossa su questo fronte. Numerose, infatti, quelle che nei mesi scorsi hanno organizzato serate informative per i propri concittadini, allo scopo di illustrare le possibilità offerte da un DL del novembre 2021, che ha recepito una Direttiva UE del 2001.

“Ad oggi – ha precisato Piccinini – abbiamo ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di una cinquantina di Comuni bergamaschi, dalle Valli Imagna e Brembana a quella Seriana oltre alla Bassa – per la costituzione di Cer nei rispettivi territori”.

L’attenzione e l’interesse con cui le Amministrazioni comunali si stanno approcciando a questo tema sono tuttavia frenati dalla mancata emanazione del relativo decreto attuativo. “Avrebbe dovuto essere varato entro giugno – lamenta Piccinini – ma solo lunedì scorso è partita la consultazione pubblica, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.

Nonostante ciò, nel febbraio scorso, Ceress ha già dato vita ad una Cer in città. “Sì, in Borgo Santa Caterina” conferma Piccinini. “Sul tetto dell’oratorio abbiamo installato un impianto fotovoltaico da 20 kWh”. Oltre alla struttura parrocchiale, che ospita i pannelli, i soci della Comunità sono una decina.

Soddisfatta dell’incontro, la presidente dell’organismo di rappresentanza dei dirigenti d’azienda, Bambina Colombo: “Gli associati che hanno partecipato, lo hanno fatto in modo decisamente proattivo. Hanno posto al relatore numerose domande, ottenendo altrettanti chiarimenti su vari dettagli tecnici, dimostrando così di aver già iniziato a masticare l’argomento”. Unico motivo di rammarico: “Constatare che, mentre nelle aziende c’è una spinta fortissima verso soluzioni tecnologiche innovative, che ne accrescano la competitività, non rileviamo la stessa velocità da parte della politica”.

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